Irrelevant

Forse è l’andatura della mente, forse quella del ricordo.
Forse è l’intenzione di essere volatile o di essere importante per qualcuno.
Vorrei pensarti più vicino perché non si incontrano di frequente persone con il cuore vivo

Proprietà transitiva del ricordo

Aspettarti è solo un modo insopportabile di averti.

Lunghe le ore e i giorni, contati e ricontati, desiderati.

E poi una canzone ballata a pieni nudi, spalle sfiorate e baci che aspettati diventavano reali.

Ogni tempo poi avuto l’ho vissuto e goduto e trattenuto.

Lascio qui pezzetti di cuore e tante tantissime risate di giorni sperati, di giorni che fossero indimenticabili perché solo così sei diventato ricordo e vita.

Non esiste nessuna legge matematica che tuteli l’amore tra due amanti.

Non esiste nemmeno una sola parola che possa spiegare cos’è quel sentimento che li lega…. sono solo sentimenti da percorrere e io li voglio vivere, tutti.

Sempre.

La giusta distanza

È difficile percepire con lucidità le cose, osservare il momento adatto in cui la distanza aumenta talmente tanto da ingoiare ogni aspettativa di futuro.

Ho sempre cercato di esprimere i sentimenti a parole ma forse non ne esistono di così grandi per spiegarli davvero, accettarlo senza chiedere il permesso è forse la soluzione migliore.

Sara mi dice, nel libro che sto leggendo: “la distanza in matematica viene misurata come lontananza ma, a differenza della vita, non ha mai un valore negativo”.

Forse ha ragione, forse dovrei solo essere più indulgente con me stessa, per l’amore che provo senza prendere continuamente una posizione, pretendere un ruolo, forse solo la costante mancanza di giudizio sarebbe la soluzione per annullare ogni distanza, senza realizzare ogni volta che il tempo a mia disposizione è scaduto.

Resta

Se rimani un altro po’

(non so quantificare quanto)

se resti ancora

(quanto vuoi)

se trattieni i tuoi respiri calmandone l’andamento

(fino a che starai bene)

allora rimango anche io.

Curva le tue mani a nido

Alle volte mi guardo e penso, poi penso alle tue di mani, a quanto persistano su di me quando mi faccio toccare.

Alle volte ti guardo come fosse l’ultima volta, come a trattenerti, tipo quando ti abbraccio e stringo forte che il collo mi si blocca perché cerco la tua spalla ma sei più alto di me.

Sto ancora ballando con te, in quella stanza bianca, in punta di piedi come se il tempo si dovesse fermare a quell’istante e a quel secondo …

Sono lì ancora. Ti aspetto lì.

Autoritratto

Conservo tutti i pezzi che sarebbero scomparsi perché ci sono momenti nella vita in cui perdi traccia di te, dell’origine e allora certi pezzi ti arrivano dritti in faccia.

Fanno un male cane quei pezzi li. Ti scorticano e ti lasciano segni a vista. A vita. Ti assale un senso di inadeguatezza, cerchi di guardarti dentro, di vederti.

Torno negli stessi posti. Sola. E cerco sempre le stesse cose. Non è un lavoro, è una ricerca infinita di me. È tutto la stessa cosa da anni. Un’ossessione. Un lavoro liquido.

Calmo il vuoto. Così.